La polvere sotto il tappeto 2019

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Il Sole 24 Ore” decreta il fallimento dell’amministrazione Adduce: Matera agli ultimi posti per qualità della vita.

Il 1° dicembre scorso “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato la ormai consueta classifica 2014 delle province dove si vive meglio: Ravenna conquista il primato italiano scalzando Trento. Mettendo a confronto le 6 candidate alla finale per il titolo di capitale europea della cultura 2019, Matera resta ferma al 76° posto del 2013 (su 117) e “batte” solo Lecce (100° posto). E fanno molto meglio anche le altre tre “finaliste”: Siena, 9a, in discesa di 4 posizioni; 27a Perugia, addirittura 23 posizioni più in alto rispetto al 2013, mentre Cagliari si piazza al 63 posto, salendo di 4 posizioni.
Certo, la classifica de “Il Sole” riguarda l’intera provincia e Matera segue le (infauste) sorti dell’intero Sud Italia, penalizzato più del resto del Paese dalla crisi generale e assolutamente ignorato dai governi (anche da Renzi). Ma nemmeno questo può bastare ad attenuare la gravità del “baratro” che intercorre tra la qualità dei servizi e dei benefici di cui un cittadino ravennate, senese, perugino o cagliaritano può beneficiare rispetto ad un cittadino materano (ad esempio, opportunità lavorative e di reddito, costo dell’abitazione, ma anche nei servizi sanitari, sociali, culturali e nella tutela dell’ambiente). Infatti, escludendo dal confronto tutte le città del Centro-Nord (Ravenna, Siena, Perugia) della sestina finalista per il titolo di capitale europea della cultura 2019, anche il raffronto con Cagliari è impietoso per la città dei Sassi: nel tenore di vita, Cagliari (al 60 posto) è molte posizioni avanti (Matera al 94°). Deprimenti anche i dati relativi alle opportunità di lavoro (piomba a 89° Matera, rispetto al 75° di Cagliari): e se Matera sopravanza di un soffio Cagliari sullo spirito di iniziativa (32° contro 43°) e sull’imprenditorialità under 29 (Matera 71°, Cagliari 102°), per il resto è buio pesto.
Propensione all’investire, export e tasso di occupazione, segnano profondo rosso per Matera che vaga tristemente nelle parti basse delle classifiche nazionali, fregiandosi del pessimo record dell’ultimo posto su base nazionale (107 su 107) nei crediti di difficile esigibilità che testimoniano una preoccupante mancanza di liquidità nell’economia locale. Il confronto tra le due città diventa poi imbarazzante per Matera se si raffrontano i servizi sociali e sanitari: Cagliari è una città molto più a misura di bambini e di genitori (disponibilità di asili nido, 52° posto contro 75° di Matera). Inquietante il dato dell’emigrazione ospedaliera (percentuale di pazienti che sceglie di andare via dalla provincia di Matera per andare a curarsi altrove): Matera è drammaticamente ultima in Italia, 107 posizione su 107!
A Cagliari molte meno le persone che si cancellano dall’anagrafe rispetto a Matera, e si studia di più e meglio. Matera fa meglio invece di Cagliari solo nell’ordine pubblico (9a posizione nazionale, con un peggioramento rispetto al 2012, rispetto alla 24 posizione di Cagliari, comunque buona). Se è buona la posizione di Matera per il numero di cinema ogni 100 mila abitanti, è proprio nei restanti servizi culturali (e per il tempo libero) che Cagliari sovrasta la Capitale Europea della Cultura 2019: Matera è 103° su 107 per numero di librerie (ogni 100mila abitanti), Cagliari è addirittura al 7°. Matera perde il confronto anche nei servizi enogastronomici (numero di ristoranti, settore che dovrebbe essere il fiore all’occhiello dell’economia basata sul turismo e Cagliari fa anche meglio nei servizi internet (indice di copertura delle connessioni veloci), nonché nell’indice di sportività (disponibilità spazi e strutture: ottima a Cagliari, molto meno a Matera).
Alla fine, insomma, la verità viene sempre a galla: i cinque anni di Adduce, combinati con il malgoverno delle amministrazioni regionali di centrosinistra, sono stati anni evidentemente disastrosi per Matera e provincia. E con il rischio dell’arrivo delle trivelle e di quasi 500 pozzi petroliferi, con Adduce e Pittella il percorso di Matera verso il 2019 si tinge di nero. Nero petrolio.

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