La cultura non ha bisogno di elemosina!

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In una intervista al Giornale dell’Arte, il direttore del Comitato Matera 2019 Paolo Verri ha dichiarato che in caso di vittoria del titolo di capitale, sponsorizzazioni alla Fondazione sarebbero giunte sia da grandi, che medi e piccoli sponsor. Tra i grandi sposnsor, lo stesso Verri, ha citato il Gruppo Italcementi, l’Eni, la Total, per svariati milioni di euro. Il Meetup Matera5stelle.it ritiene assolutamente contrario al senso di “Cultura” che viene descritto nel dossier e propagandato in ogni occasione pubblica, che società che fanno il loro business sfruttando le risorse lucane, non portando crescita e ricchezza ma inquinamento e sfruttamento, abbiano vantaggi dall’accostare i loro marchi a quello della Cultrura e di Matera.

Il marchio dovrebbe, invece, essere associato e portare vantaggi a quelle imprese territoriali impegnate nel turismo, nell’agroalimentare, nell’industria “pulita” ed innovativa. Anche alla luce degli ultimi episodi di sversamento di petrolio, delle manifestazioni di protesta che stanno montando in tutta la regione, delle decise prese di posizione in merito alla legge Sblocca Italia prese da numerosi sindaci di Basilicata tra i quali purtroppo non ritroviamo il Sindaco Adduce, il Meetup Matera5stelle.it sostiene che Matera, e la Basilicata tutta, non ha bisogno dell’elemosina mascherata da sponsorizzazione di chi, invece, quotidianamente devasta il territorio, l’aria, l’acqua e l’ambiente lucano.

Gli attivisti del Meetup “Amici di Beppe Grillo – Matera5Stelle.it” hanno consegnato al Comune di Matera circa 300 firme di cittadini a sostegno della petizione popolare che chiede di impedire ogni accostamento delle multinazionali del petrolio e dell’incenerimento rifiuti a Matera Capitale europea della cultura 2019. Si è andati ben oltre il numero di 200 firme previste dallo Statuto Comunale in soli pochi giorni di raccolta effettuata dagli attivisti nei banchetti del sabato e domenica delle ultime due settimane.

In particolare, la petizione popolare chiede al Consiglio Comunale di Matera e, per quanto di rispettiva competenza, al Sindaco ed alla Giunta Comunale di Matera, “che (…) tramite apposita deliberazione modificativa dello Statuto-Atto Costitutivo della Fondazione “Matera-Basilicata 2019” e del Comitato “Matera2019”, unitamente ai rispettivi regolamenti per le sponsorizzazioni e per l’utilizzo del marchio “Matera2019” o “Matera -Basilicata2019, vieti tassativamente alla predetta Fondazione e Comitato la sollecitazione e la raccolta di finanziamenti e sponsorizzazioni provenienti direttamente o indirettamente e sotto qualsiasi forma (ivi incluse le donazioni)  da persone, soggetti privati, ditte o società che svolgono le attività (o aventi nel proprio oggetto sociale le attività) di: 1) prospezione e /o ricerca e/o coltivazione ovvero estrazione e/o distribuzione di idrocarburi; 2) incenerimento (o termovalorizzazione, comunque denominata) dei rifiuti, inclusi i casi nei quali gli impianti di incenerimento siano collocati all’interno di cementifici”.

Si richiede inoltre di deliberare ìl divieto di associare, sotto qualsiasi forma o modalità, il marchio-logo “Matera2019” o “Matera-Basilicata2019” con i loghi o i marchi delle innanzi specificate persone, soggetti privati, ditte o società.

Entro i 60 giorni previsti dal regolamento, l’apposita commissione consigliare esaminerà il testo che poi sarà sottoposto alla discussione del Consiglio comunale che, come auspicato dagli attivisti, sancisca una volta per tutte che la cultura e quindi Matera2019 non è compatibile nè col petrolio nè tantomeno con l’incenerimento dei rifiuti!

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